Capitolo 1: Da “Playzone” a “Pesaro in Gioco”

La locandina della serata di inaugurazione!

15 dicembre 2012, il primo sabato in cui la nostra storia ha inizio, una partenza inaspettata e “col botto”. Già la prima sera, ci sono stati oltre 100 partecipanti. Sarà questa la scintilla di tante altre storie, conoscenze, amicizie e anche qualche amore. 🙂
Ma come è iniziato il tutto? Quali sono le origini della ludoteca?

La Ludoteca alle 5 Torri in realtà esisteva già da tanti anni, aveva un’altra gestione e si chiamava “Playzone”.
Non aveva l’affluenza che ha ora e chi la gestiva stava iniziando a sentire la fatica di tenerla aperta tutti i sabati sera. Quindi chiese ad alcuni dei suoi frequentatori più assidui di sostituirlo per provare a coinvolgere qualche giovane in più.
Fu così che un gruppo di amici iniziò “per gioco” a gestire quella che sarebbe diventata una delle ludoteche più grandi e attive d’Italia.
I giochi iniziali furono quelli di Playzone, uniti alle collezioni personali dei nuovi gestori.

Il primo articolo e intervista sul Carlino.

Grazie al passaparola e all’utilizzo dei social, la prima serata fu già un successone, con più di un centinaio di partecipanti. Molti erano conoscenti o amici di amici dei nuovi gestori, ma imprevedibilmente vennero anche tante persone mai viste prima, nuovi amici da conoscere, ragazzi e ragazze che sarebbero poi diventate figure storiche della ludoteca.
Il successo della prima serata si ripeté in quelle successive, anzi, la quantità di persone continuava a crescere (complice anche il periodo natalizio). Ogni nuovo arrivato portava il suo contributo, fra chi si portava i giochi da casa, chi aiutava a spiegarli, chi proponeva un’idea per un torneo o una nuova attività. Quelli che inizialmente erano gruppi di sconosciuti diventarono presto una vera e propria “community”.

Una delle divertentissime carte del concorso “Crea la tua carta di Lupus”

Non ci si vedeva più solo il sabato in ludoteca. Si organizzavano giochi anche nelle serate infrasettimanali, partite di calcetto, di basket, serate cinema o cene. I giochi in scatola non erano più il fine ma un mezzo per far nascere nuove relazioni.
Memorabile fu ad esempio il Primo Maggio 2013 nel pratone di Villa Baratoff dove circa 80 persone, che fino a pochi mesi prima erano completi sconosciuti, passarono tutta la giornata assieme fra canti, partite a pallone e ovviamente Lupus in Tabula!

Lupus in Tabula è stato sin da subito uno dei grandi pilastri su cui si è retta la ludoteca (e tutt’ora è una vera e propria tradizione). Questo gioco in qualche modo incarna lo spirito della ludoteca.
A fine serata quando tutti hanno finito di giocare ai tavoli, si siedono in cerchio e si inizia Lupus. Uomini, donne, ragazze e ragazzi che non si conoscono si ritrovano a dover chiacchierare direttamente, confrontarsi e sospettare. È un approccio diretto, efficace e divertente che accantona ogni formalismo ed è stato origine di tante belle amicizie nate in ludoteca!
Già dal primo anno ebbe un grande successo tanto che indicemmo un concorso per creare la propria carta di Lupus personale. E i risultati furono esilaranti.

Il primo anno di ludoteca fece capire che la strada imboccata era giusta, pur sfruttando solo una piccola parte del potenziale che la ludoteca possedeva.
Era nato qualcosa di diverso dalla vecchia Playzone e si decise di chiamarlo “Pesaro in Gioco”, il nome più “istituzionale” fra i tanti proposti. (L’alternativa migliore era “I Criceti mannari” tanto per ribadire il legame con Lupus in Tabula).

Il bello però doveva ancora arrivare…