I primi anni di vita dell’associazione furono piuttosto travagliati ma non privi di importanti traguardi.
Le ultime tre edizioni del Pesaro Comics (2016/17/18) furono le più frequentate e cariche di eventi, e la ludoteca di Pesaro in Gioco gestiva oltre una ventina di tavoli.
In quel periodo, l’associazione iniziò anche a collaborare con la compagnia “Flebili Alibi – Cene con Delitto” nata da una costola della ludoteca e con la quale tutt’ora procede il rapporto.
Sempre nello stesso periodo (2017) la città di Pesaro s’intrecciò di nuovo con il mondo dei giochi in scatola, anche se questa volta non c’entrava la Ludoteca. Un ragazzo aveva avuto la brillante idea di creare una sua versione del Monopoly ambientata nella città di Rossini. Il gioco si chiamava Pesaropoly e riprendeva in toto le meccaniche del suo antenato ma riadattandolo ai luoghi e agli stereotipi della città.
A Pesaro in Gioco non sfuggì l’occasione di contattare l’autore del gioco e nacque una collaborazione.
La presentazione ufficiale del nuovo gioco fu in ludoteca. Ed il contributo di Pesaro in Gioco, tra idee e promozione, permise all’associazione di avere il suo logo sul tabellone.
Furono organizzati anche due tornei, uno in ludoteca e l’altro in Viale Trieste, d’estate, durante uno dei “Ludo on the beach”.
Pesaro in Gioco intanto cresceva e guardava anche oltre i confini della città. Nell’autunno 2017, grazie agli amici di IdeaG, uno dei più grandi game designer italiani, Daniele Tascini, fu ospite in ludoteca. L’evento “IdeaG” consisteva nel radunare vari autori di giochi in erba, ma per quell’occasione si riuscì anche a contattare un nome importante come quello di Tascini, che stava testando un prototipo di un nuovo gioco a tema azteco (sulla scia di quello che è stato uno dei suoi più grandi successi: Tzolkin).
Quel gioco dalla meccanica interessante ma ancora acerbo da lì a un anno sarebbe stato pubblicato con il nome di Teotihuacan. Una copia di quel gioco è tutt’ora presente in ludoteca insieme ad una copia di Marco Polo, altro gioco dello stesso autore.
Quella sera, la chiacchierata con Tascini fu lunga. Raccontò ai presenti il mondo dei giochi in scatola da una nuova prospettiva. Parlò per ore ma il tempo sembrò passare velocissimo in un dialogo con continui scambi, domande e battute.
Tascini concluse complimentandosi con Pesaro in Gioco per la bella realtà che era la ludoteca. Non parole di circostanza anche perché il sabato successivo l’autore tornò ma solo per giocare.
Domenico di Giorgio un vero mattatore!
Dopo la bella esperienza con Tascini si cercò il bis ma con un autore che la ludoteca sentiva più vicino. Fu così che un anno dopo l’invito di Pesaro in Gioco fu raccolto da Domenico Di Giorgio, l’autore di Lupus in Tabula. Il progetto era ambizioso: organizzare una super partita record con circa 50 giocatori. Si arrivò a 35, ma con la ripromessa di tentare di nuovo il record. Di Giorgio fu disponibile a ricoprire il ruolo di master solitario in una partita per nulla semplice, condendo poi la serata con aneddoti e curiosità.
Con Di Giorgio, Pesaro in Gioco rimase in contatto e si decise assieme la data per ritentare il record: l’8 Marzo 2020. Ma quella data che doveva essere di festa fu invece l’inizio di una lunga e sofferta pausa forzata, durata quasi 2 anni.